Dal Lago di Como alle vigne della Valtellina, AgriLu integra la sua attività agricola ed agroturistica con la produzione di vino grazie ai vigneti coltivati in Maroggia e Grumello. L'uva raccolta è trasformata nella cantina di Poggiridenti, nel cuore del vecchio paese, dove giace un torchio del 1881, logo identificativo della cantina stessa. Un procedimento senza forzature, è la natura a fare la sua evoluzione, regalandoci piacevoli sorprese ad ogni annata.
Amore per il territorio, passione per l’agricoltura e profondo rispetto del patrimonio naturale, sono i valori che plasmano la realtà familiare guidata da Daniele Andreoli. La viticoltura e la vinificazione sono affiancati da autoproduzioni tipiche e tradizionali, volte ad offrire esperienze enogastronomiche uniche che conservano l’anima pura della Valtellina, tutto condotto con metodo biologico e con l’obiettivo di apportare sanità alimentare e tutelare la biodiversità autoctona.
Isabella, Emanuele e Guido Pelizzatti Perego sono gli eredi della storica cantina fondata dal padre Arturo, riattualizzata con personalità, portavoce di uno stile valtellinese che valorizza lunghi invecchiamenti in legno e in bottiglia ed espressività del Nebbiolo.
Ascesa è il nuovo progetto di quattro amici, affascinati dalla Valtellina, dai suoi terrazzamenti e dall’eleganza del Nebbiolo coltivato qui. Dal 2018 portano avanti questa sfida che consiste nella gestione di alcuni micro appezzamenti tra la Sassella e il Grumello.
L’azienda si può definire ambasciatrice della Maroggia. Nel cuore di questa sottozona, in quel di Berbenno, Matteo Tarotelli porta avanti una realtà che è prima di tutto custode e protagonista del recupero e della valorizzazione dell’ampio patrimonio di terrazzamenti, salvati dall’abbandono.
Questa realtà è profondamente radicata nella storia del vino e della tradizione valtellinese. A guidarla, generazione dopo generazione, con un’origine che risale alla fine dell’Ottocento, è oggi Paolo Balgera, affiancato dai figli Luca e Matteo. La loro azienda si distingue per la scelta di lunghi affinamenti in botte.
Michele Silvestri e Patrik Paruscio, poco più che trentenni, sono i volti della loro piccola azienda, nata pochi anni fa dalla curiosità e dalla passione per il terrazzamento valtellinese. I due gestiscono diversi appezzamenti da cui nascono i loro vini Rosso di Valtellina Doc e Valtellina Superiore Docg.
Situata nel cuore della zona di produzione del Valgella, è azienda storica di produzione di Vini di Valtellina. Una rigorosa selezione delle uve, tecniche moderne di vinificazione e sapienti affinamenti in botti di rovere e barriques conferiscono alla produzione il giusto equilibrio fra tradizione e innovazione. Coltivano con orgoglio e passione quindici ettari di vigneto di famiglia.
Davide Bana nel 2007 ha deciso di rivitalizzare i due ettari della famiglia situati a pochi passi da Tirano, a quota 700 metri. Qui ha dato il via alla sua personale avventura tra le vigne e il vino di Valtellina. I vini escono dopo un lungo affinamento in botte e in bottiglia.
Stefano e Simone Nera avviano la loro azienda agricola nel 1982, forti di una solida esperienza di famiglia. Il nome prende ispirazione dalla località di Teglio, zona di terrazzamenti e vigne, ma celebre anche per i reperti archeologici. Oltre al cuore vitato della Valgella, l’azienda conta di ben 30 ettari distribuiti nelle principali sottozone.
Un’azienda vinicola che è prima di tutto agriturismo e locanda con ristorazione. A partire da questa precisa identità legata alla qualità dell’accoglienza, la famiglia Cerasa produce il proprio vino, ottenuto da una propria vigna nel comune di Ardenno.
Luca Gasparotti rappresenta la giovane generazione che porta avanti l’azienda di famiglia situata a Tirano. Negli ultimi anni la realtà ha investito notevolmente nei vigneti, nella costruzione della cantina e nella gestione del wine bar, a fianco della storica presenza di filari di meli. Tra le vigne, alcune agevolate meccanicamente, si trovano anche vitigni internazionali.
La prima bottiglia di questa storica azienda tiranese risale al 1881. Il forte legame con il vino e la viticoltura valtellinese è oggi confermato dall’attuale proprietà che porta avanti la gestione dei vigneti, l’acquisto di una parte di uve e la produzione enologica.
Una piccola realtà cooperativa animata da quattro soci, uniti dalla volontà di salvaguardare e dare voce all’identità del piccolo borgo di Triasso. La loro cantina è un susseguirsi di cunicoli scavati nella roccia, custode di una produzione essenziale che parla unicamente il linguaggio della Sassella.
Dirupi è un’azienda dinamica gestita da Pierpaolo Di Franco e Davide Fasolini, in arte Birba e Faso. La loro piccola realtà parte da zero nel 2004, dall’acquisizione di alcuni pezzi di terra in affitto, seguita da un graduale e continuo investimento tanto sulla terra, quanto in cantina e nella gestione agronomica, dal 2011 in biologico certificato.
Per Gian Piero Ioli, volto nuovo del panorama vitivinicolo valtellinese, il 2020 costituisce l’anno zero del suo personalissimo percorso, dove la passione per la montagna e il nebbiolo si fondono nel progetto della sua cantina. Uno è l’ettaro vitato condotto in biologico nel cuore della Sassella, in località Baffo.
Luca Faccinelli è tra gli appassionati protagonisti della nuova ondata di nuove piccole aziende della Valtellina. Conduce i suoi appezzamenti in Sassella e nella zona dei Dossi Salati, nel Grumello, in cui sono presenti vigne di oltre ottant’anni. La cantina è un cunicolo di pietra scavato nella roccia, nel centro storico di Chiuro.
Sandro Fay è uno dei volti storici della Valgella, protagonista dagli anni Ottanta della riqualificazione di questo angolo di Valtellina, con un lavoro attento nella valorizzazione di alcune singole vigne. Oggi a portare avanti l’azienda di famiglia ci sono i figli, Marco e Elena.
Marco è un vignaiolo con un’innata passione per la terra ed il vino e conduce, secondo i dettami dell’agricoltura biologica, due ettari di vigneto tra Inferno e Sassella con l’obiettivo di produrre vini che rispecchino i diversi terroir della Valtellina. La cantina è situata nel comune di Montagna in Valtellina.
40 micro appezzamenti per un totale di 9 ettari distribuiti in particolare tra le sottozone Inferno e Valgella. L’azienda è in mano a Francesco Folini, supportato dall’instancabile papà Renato. Oltre alla vocazione vitivinicola, la famiglia porta avanti un agriturismo conviviale e fattoria didattica.
La Fondazione Fojanini è il centro per la valorizzazione e il potenziamento della ricerca scientifica applicata nelle discipline agrarie e l'assistenza tecnica della provincia di Sondrio. A fianco di questo ruolo, c’è l’azienda agricola La Castellina, 10 ettari nella Sassella, da cui derivano i vini.
Il Gabbiano è una cooperativa sociale che opera su più fronti, tra cui il sostegno di ragazzi in situazioni di disagio, attraverso il lavoro e la gestione dei vigneti. Grazie al supporto tecnico della Nino Negri, la cooperativa realizza alcuni vini, ottenuti dalle proprie vigne distribuite in diverse aree di produzione.
Giorgio Gianatti è considerato uno dei padri del Grumello. Dal 1980 porta avanti la sua piccola azienda situata nella località Ca Paini, dove da pochi anni ha portato a termine la ristrutturazione di locali storici in pietra che ospitano la nuova cantina.
La società agricola Involt "Agnelot" nasce nel 2015 basandosi sul rispetto della tradizione locale e sullo stretto legame con il territorio Valtellinese: a partire dal nome in dialetto, che rimanda alle origini della loro famiglia. L’azienda gestisce 6 ettari di vigneto che si estende tra i 500 e i 700 metri di altitudine nel comune di Bianzone, nel quale vengono coltivati Nebbiolo e altri vitigni autoctoni.
Paolo Oberti e la sua famiglia hanno avviato il loro progetto vitivinicolo nel 2012. In una palazzina dello storico stabilimento della Cartiera di Tirano hanno dato il via alla loro cantina di vinificazione, mentre le vigne sono localizzate in micro appezzamenti, alcuni dei quali sfiorano i 1000 metri di quota.
La famiglia del giovane Marino Lanzini è da sempre legata al mondo agricolo valtellinese. È dal 2015 che avviene la svolta con la ristrutturazione di una piccola cantina nel centro storico di Ponte e l’avvio della produzione ottenuta dai 2 ettari di proprietà.
Bruno Leusciatti porta avanti un’azienda tramandata da tre generazioni, quindi profondamente ancorata alla cultura viticola e al lavoro tra i terrazzamenti. Le vigne sono su due nuclei della Sassella. In parallelo l’azienda investe sulla ricerca e sul mantenimento del proprio patrimonio di vigne, con la conduzione di un proprio vivaio.
Alessio Magi è un volto nuovo all'interno del mondo del vino locale. Dopo aver ristrutturato la vecchia cantina in pietra di famiglia, nel 2011 riprende in mano con fare sicuro la sua vigna, localizzata nella Valgella e ottiene la sua prima etichetta.
Da quando ha ricordi Alberto Marsetti si vede nei vigneti, nel cuore della sottozona del Grumello, assieme allo zio Antonio e al papà Andrea. La cantina sorge nel borgo medioevale di Scarpatetti nel centro di Sondrio, dove ancora oggi si svolgono tutti i processi di vinificazione e affinamento.
Walter Menegola affianca alla professione di ristoratore presso il locale di famiglia, una produzione essenziale ottenuta dalle proprie vigne di proprietà, alcune centenarie. La proprietà è localizzata nella parte occidentale della Sassella.
Con un passato legato alla lavorazione e alla commercializzazione del tabacco, la famiglia Misani conferma le proprie radici in Valtellina e in Val Poschiavo. La vitivinicoltura è oggi l’attività portante della sesta generazione, rappresentata da Pietro. L’azienda associa al vino, anche la produzione di grappa nella propria distilleria.
Un’azienda in cui si respira un’aria di tradizione e di forte dedizione al lavoro. Renato Motalli rappresenta l’attuale generazione e porta avanti la micro cantina di famiglia con la stessa devozione del passato. Sono due gli ettari coltivati, storici appezzamenti localizzati nella Valgella, in una zona nominata Vigneti di Spina.
Alfio Mozzi, con un passato da fabbro artigiano, porta avanti il suo lavoro di viticoltore di montagna dal 1998. La sua attività ha luogo nei pressi della cantina in pietra, localizzata nella borgata Grigioni, nel cuore della Sassella. È qui che custodisce la sua terra, un corpo unico di terrazzi ripidi di proprietà della sua famiglia, da lui sapientemente riattualizzati.
Il nome dell’azienda evidenzia il legame stretto con il territorio, in particolare con i terrazzamenti impervi in cui sono localizzati gli appezzamenti. Questa piccola realtà, con sede in Brianza, ma con il cuore in Valtellina, è gestita dalla famiglia Fumagalli.
Grazie al talento e “al saper fare” delle persone che ogni giorno lavorano in vigna e in cantina, la Nino Negri rappresenta una delle migliori espressioni vitivinicole della Valtellina sin dal lontano 1897. Negli oltre 30 ettari vitati situati nei più importanti “cru” della Valle, vengono selezionate le uve Nebbiolo che consentono di ottenere vini sapidi, freschi ed eleganti, espressioni di grande biodiversità dei suoli e dei microclimi, caratteristici del più grande territorio terrazzato Alpino italiano.
Nicola Nobili porta avanti l’azienda storica di famiglia dal 2001. Negli anni ha saputo attualizzare la produzione, con un piccolo incremento, pur rimanendo fedele alla tradizione. Il patrimonio vitato di proprietà è distribuito nella sottozona Inferno, dove l’azienda ha sede, e nelle zone Sassella e Grumello.
Marco Triacca avvia la sua azienda nel 2009, guidato dall’esperienza del papà Domenico, figura storica della Valtellina. Il nucleo aziendale con le case di pietra che ospitano la sala degustazione e il fruttaio, sono tra le vigne della Valgella. Qui sono condotti tre ettari accorpati dedicati al nebbiolo e alla pignola.
Lorenzo e Alessandro muovono i primi passi nel mondo del vino valtellinese nel 2011. Dal 2012 iniziano a produrre la loro prima etichetta, sostenuti da alcuni amici colleghi. Oggi la loro azienda è arricchita di una cantina localizzata nella vecchia latteria di Ponte. Oltre al vino Pizzo Coca produce miele, ortaggi e alleva animali.
Plozza è un’azienda dallo sguardo innovativo, radicata in quel di Tirano e nella vicina Svizzera. Oltre ad essere una realtà commerciale, ha una storia profonda nella produzione di vini della Valtellina, la prima a commercializzare lo Sforzato, nel lontano 1946.
Mamete Prevostini è un produttore che, a partire dagli anni '90, ha sempre investito in progetti innovativi: dall’estrema cura dei vigneti alle innovazioni in cantina, con certificazione di ecosostenibilità, alla salvaguardia del ruolo del viticoltore. Convento San Lorenzo nasce dal desiderio di valorizzare un grande cru nel cuore della Sassella, che comprende il meraviglioso Convento undicesimo secolo, il suo vigneto cinto da mura (clos) e i terrazzamenti attigui.
L’azienda gestita oggi da Aldo Rainoldi, affiancato dallo zio Giuseppe, affonda le radici in un passato di produzione e commercio di vino. Il presente parla invece di un lavoro incessante di qualificazione delle proprie vigne di proprietà, di sostegno degli storici viticoltori conferenti, per una produzione articolata e fedele all’eleganza del Nebbiolo.
Radìs è un’azienda giovane di Tirano, che vede la collaborazione di Alessandro e Stefano: due amici e cognati, cresciuti entrambi in famiglie di contadini da generazioni. Si dedicano all’agricoltura e alla viticoltura eroica per perpetuare le antiche tradizioni, favorire l’agrobiodiversità e tutelare il patrimonio territoriale.
L’amore per le vigne di famiglia, nella sottozona dell’inferno e la passione per l’agricoltura, sono i protagonisti della storia di Cantina Riter che sta scrivendo Ludovico Mottolini. Un racconto che parla di biologico, sostenibilità e recupero di una cantina storica nel cuore di Poggiridenti alta, con finale a sorpresa nel bicchiere: il colore, la potenza e la grazia del nebbiolo.
Un progetto nato dal sogno di Catia Dell’Orco e Alberto Rivetti, dalla passione per i micro-appezzamenti della Valtellina. Dal loro investimento di idee ha preso forma un progetto per la commercializzazione di diverse tipologie provenienti dai vigneti terrazzati di Valtellina.
Rupi del Nebbiolo è una piccola cooperativa nata per sostenere il territorio e il lavoro di diversi viticoltori della Valtellina. È una realtà aperta a nuove adesioni e a chiunque voglia contribuire e arricchire il percorso di crescita. I vigneti dei soci sono distribuiti da Castione fino a Tirano.
Guido Bulgarelli ha dato il via alla sua azienda nel 2011, dopo la laurea in Scienze Agrarie, stimolato dall’esperienza acquisita presso alcune aziende e soprattutto dal legame e dalla passione per la Valtellina. Le sue vigne sono condotte in biologico e situate nella parte alta del Grumello, in zona Dossi Salati.
Berbenno è la capitale della sottozona Maroggia. È in questo territorio che l’azienda ha messo le sue radici, anzitutto nel custodire le vigne e i terrazzamenti, ma non solo. Sesterzio è anche un agriturismo con ristorazione e camere, presso cui è possibile conoscere i vini e le sfumature di questo angolo di Valtellina.
L’azienda prende il nome dallo sperone di roccia situato nel cuore della Sassella. È da qui che a partire dal 2006 Michele Rigamonti ha riattualizzato la proprietà di famiglia e dato il via alla produzione delle prime etichette. I vini in primo luogo parlano della Sassella, ma non mancano appezzamenti nella sottozona Inferno.
Il progetto nasce grazie alla passione, ma anche alla competenza tecnica di due amici, Paolo e Stefano, insieme alle mogli Luciana e Marisa. L’azienda gestisce un solo ettaro di vigneto distribuito su due appezzamenti. Il primo a Teglio, nel cuore della Valgella, il secondo nella Sassella.
Dal 2008 nel mondo del vino valtellinese, l’azienda respira della passione e della tenacia della sua fondatrice, Cristina Scarpellini. In questi anni questa realtà ha dato vita ad una produzione rigorosa ed attenta, tesa a valorizzare i diversi appezzamenti dell’areale. Rispetto per la tradizione e visione sono gli ingredienti di questo appassionante viaggio.
La Casa Vinicola Triacca è un nome che risuona nel panorama valtellinese. Da oltre 125 anni l’azienda è impegnata nella valorizzazione del territorio e nel commercio di vini di qualità. Importante il ruolo pionieristico nella gestione dei vigneti, con l’opera del terrazzamento orizzontale. La Gatta, monastero del ‘500 ombreggiato da ben 13 ettari di terrazzamenti è la Tenuta di rappresentanza dove accolgono i visitatori organizzando degustazioni ed eventi importanti.
Piero e Fabio gestiscono una realtà storica della Valtellina con un passato da commercianti di vino per la vicina Svizzera, dove l’azienda ha tutt’ora sede. Oggi l’impegno è ancorato alla valorizzazione della propria filiera, con un patrimonio di ben 10 ettari di proprietà distribuiti nelle varie sottozone della valle. Tra i filari, non manca la presenza di qualche insolito vitigno internazionale.
Un progetto con base in Svizzera che nasce negli anni Novanta dalla singolare scelta di coltivare su alcuni terrazzi del Tiranese il sauvignon. Oggi l’azienda gestisce 6 ettari coltivati a Nebbiolo, con spazio anche per altri vitigni.
Quella di Marcel Zanolari è un’azienda originale che parla del costante impegno nella valorizzazione dei terrazzamenti del Tiranese, ma anche di una curiosa voglia di sperimentare cose nuove, sia in vigna sia in cantina. I 12 ettari coltivati in biodinamica ospitano Nebbiolo, ma anche Cabernet, Pinot Nero, Pinot Bianco, Traminer e vitigni resistenti. In cantina oltre nel legno, i vini affinano in anfore di cemento naturale.