La Valtellina è una valle lunga e stretta, un cuneo di terra percorso dal cammino del fiume Adda e protetta dai due versanti alpini - le Alpi Retiche a nord, le Prealpi Orobiche a sud. Il tutto rifrescato dalla breva, la brezza locale che risale dal lago, si infiltra nella valle e garantisce ampia ventilazione tra i terrazzamenti.
Il vigneto valtellinese sorge a sud, sul versante retico, collocazione perfetta per captare luce ed energia, per un monte ore di insolazione di straordinaria intensità (sono ben 1900 le ore in un anno che rivestono il versante terrazzato della Valtellina).
Le Alpi sono protagoniste nei vini di Valtellina: mantengono basso il livello di umidità, garantiscono escursione termica in particolare nel periodo pre-vendemmia, trasmettono ai vini carattere, finezza e distintività aromatica.
La vocazione della Valtellina alla coltivazione della vite è anche racchiusa nell'opera del terrazzamento, l’allineamento di muri a secco estesi dal basso verso l’alto, tra i 300 e gli 800 metri. La roccia su cui si fonda il terrazzo, i suoli poco profondi appoggiati sulla pietra viva, raccolgono calore e potenza, rendendo questa porzione di Valtellina spettacolare testimone di un micro-clima “mediterraneo”. In estate le pietre diventano rupi infuocate arroventate dal sole, dove trovano collocazione tracce di vegetazione eccezionale: fico d’india, finocchio selvatico, agave, vere e proprie porzioni di macchia mediterranea. Il tutto in simmetria con la linfa madre del territorio - la montagna - sorgente da cui traggono respiro i vini (e le genti) di Valtellina.
La biodiversità è una condizione di armonia ed equilibrio. La viticoltura in Valtellina è a tutti gli effetti una rappresentazione di biodiversità: i muri a secco sono un micro-ecosistema con flussi di energia, circolazione di vita organica e inorganica, una ricca presenza di animali e specie vegetali. Ma non solo, le pietre allineate, se ben mantenute, contribuiscono a far crescere l’eco-diversità dell’intero territorio: tra i terrazzi si creano condizioni microclimatiche particolari che cambiano in base all’esposizione, all'altimetria, al tipo di roccia.
La biodiversità è anche racchiusa nel ruolo chiave dell’uomo, nel sapere accumulato e trasmesso, nell'arte della coltura della pietra che da secoli caratterizza la Valtellina. I terrazzamenti sono conoscenza e cultura, sono esempio di bellezza.
Tra i terrazzamenti si coltiva il Nebbiolo, ma anche una minima presenza di Pignola, Rossola, Brugnola e qualche originale sperimentazione.
Valtellina, il Nebbiolo delle Alpi