Denominazioni
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La denominazione Valtellina

La Valtellina abbraccia attorno a sé importanti denominazioni, a tutela del territorio e dei suoi vini. È l’unica area vitivinicola in Italia a fregiarsi di due D.O.C.G. congiunte all’interno della stessa zona produttiva: Valtellina Superiore e Sforzato di Valtellina. Le altre denominazioni sono Rosso di Valtellina D.O.C. e Alpi Retiche I.G.T.

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La produzione di vino in Valtellina è disciplinata da due D.O.C.G. e una D.O.C., con al centro la valorizzazione del Nebbiolo (minimo 90%) e le sue differenti espressività territoriali. I regolamenti di produzione definiscono le aree di produzione, stabiliscono le rese per ettaro e il periodo di affinamento minimo.

Il quadro delle denominazioni valtellinesi include anche un’I.G.T. che accoglie vini rossi, rosati e bianchi, passiti e da vendemmia tardiva, spumanti ottenuti da altri vitigni ammessi.

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Rosso di Valtellina D.O.C.

Il Rosso di Valtellina è il vino più giovane che unisce al carattere e all’espressione tipica del Nebbiolo, doti di particolare vivacità e freschezza. Può essere definito il biglietto da visita del territorio che punta ad una maggiore immediatezza, semplicità, restando comunque un vino di valore.

La zona di produzione non fa riferimento a sottozone e include l’intera zona vitata della provincia di Sondrio, da Ardenno fino alla periferia di Tirano, includendo anche le due zone alla sinistra dell’Adda. Il Rosso di Valtellina è, infatti, sia una tipologia prodotta come ricaduta all’interno delle zone della DOCG, sia un vino realizzato con uve da vigneti nei territori situati all’esterno, spesso ai margini delle denominazioni principali (ad esempio sopra ai 650 metri o su alcuni conoidi).

La produzione massima per ettaro è di 10 tonnellate, con affinamento minimo di 6 mesi che decorrono dopo il 1 dicembre successivo alla vendemmia. 

Il Rosso di Valtellina rimane un vino di grande piacevolezza che può raccontare una Valtellina più snella e agile, incontrare un pubblico alla ricerca di un bicchiere facile, ma di senso.

 

• Leggi il disciplinare di produzione del Rosso di Valtellina D.O.C.

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Valtellina Superiore D.O.C.G.

È il vino prodotto dai vigneti meglio esposti tra il comune di Buglio in Monte e Tirano, secondo le dettagliate indicazioni del disciplinare di produzione. I vini sono il risultato della selezione di particolari zone terrazzate e rispondono al rigore e all’eleganza del Nebbiolo delle Alpi.

Il Valtellina Superiore D.O.C.G. può avvalersi dell’indicazione di una delle 5 sottozone - Maroggia, Sassella, Grumello, Inferno, Valgella - a rafforzare il legame straordinario con le porzioni vitate del versante retico.

La produzione massima per ettaro è di 8 tonnellate, l’invecchiamento minimo di 24 mesi, di cui almeno un anno in legno. Esiste anche la versione Riserva, attribuita al Valtellina Superiore D.O.C.G, con o senza indicazione di sottozona, che ha subito un affinamento minimo di 36 mesi.

Il Valtellina Superiore D.O.C.G. è espressione massima dei differenti terroir della zona, vino che raccoglie profondità, una traccia austera e tannica, senza perdere finezza e sottigliezza tipiche. Un vino ricco, ma accorto, complesso, ma mai complicato. Un vino che è anche anima di chi lo produce, portavoce di stile e sfumature interpretative che ne esaltano il carattere.

 


• Leggi il disciplinare di produzione del Valtellina Superiore D.O.C.G.
• Scopri le sottozone di produzione

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Sforzato di Valtellina D.O.C.G.

Vino icona della Valtellina, lo Sforzato o Sfursat è ottenuto dall’appassimento delle uve Nebbiolo selezionate con scrupolo.

È il primo passito rosso secco ad essere avvalorato dalla D.O.C.G a partire dal 2003. Un vino di territorio e di cultura, fortemente ancorato al sapere e alla cura tecnica del produttore.

 

• Scopri di più nella pagina dedicata allo Sforzato

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Alpi Retiche I.G.T.

Un vino che risponde alla creatività, alla curiosità e alla voglia di diversificazione di gamma dei produttori e del territorio. Questa denominazione accoglie i vini (una quantità minima rispetto ai Valtellina classici) bianchi e rossi, rosati, anche frizzanti, passiti e da vendemmia tardiva, Spumante Metodo Classico anche nella tipologia Rosé, ottenuti da altri vitigni ammessi o da tecniche produttive differenti.

La proposta include, ad esempio, espressioni di Nebbiolo vinificate in bianco, in rosato o metodo classico, ma anche qualche originale esaltazione in purezza dei vitigni storici, come la Pignola. Si trovano anche etichette ottenute da vitigni internazionali, come sauvignon, chardonnay, merlot, pinot nero, traminer, riesling, oltre ad alcune sperimentazioni con vitigni resistenti.

 

• Leggi il disciplinare di produzione di Alpi Retiche I.G.T.

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Maroggia, Sassella, Inferno, Grumello e Valgella sono le cinque sottozone che arricchiscono di sfumature e varietà il vino di Valtellina

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